In Romani 1:15 Paolo scriveva che era ansioso di predicare il Vangelo alla chiesa di Roma. Cosa significa questo? L’apostolo sperava di predicare il Vangelo a coloro che erano già “in chiesa”? Ai cristiani di Roma? Non erano i non credenti fuori dalla chiesa che avevano bisogno di ascoltare il Vangelo? O forse il nostro concetto di “buona notizia” è troppo ristretto? In effetti, dovremmo vedere l'intero libro dei Romani come un'anteprima del Pieno Vangelo che l'apostolo sperava di condividere in prima persona con la Chiesa romana. Questo vangelo è stato profetizzato e promesso in anticipo nelle Scritture e riguarda interamente Yeshua (versetti 1:2-4); è tanto immenso e grandioso quanto Lui, e comprende:
Trasformazione personale, Giustificazione/salvezza mediante la fede (Romani 3);
Trasformazione familiare/sociale/nazionale: Abramo come padre di ogni famiglia, popolo e nazione attraverso la fede (Romani 4);
Trasformazione universale: l'opera e la vita dello Spirito Santo dentro di noi (Romani 8);
Trasformazione storica: la Seconda Venuta - pienezza dei Gentili, tutto Israele salvato - e il culmine del Vangelo nella storia (Romani 9-11);
La conferma della promessa agli antenati che Israele e le nazioni sarebbero state UNO in Lui (Romani 15).
GUARDA oggi come Ariel condivide un messaggio di speranza sulla grandezza e sulla vera PIENEZZA del Vangelo.
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